Trieste nel "Foglio del vento"

Home ยป Le Malefatte della Bora. ยป PERSONAGGI. ยป Auguste Escoffier

Auguste Escoffier

Disegno a colori. Raffic di Bora investono cuochi persone gastronoma e lettere.

Auguste Escoffier, nato nel 1846 a Villeneuve-Loubet, non era un cuoco qualunque. Era lโ€™uomo che prese le cucine rumorose, caotiche e sudate del XIX secolo e le trasformรฒ in macchine perfettamente oliate. Se oggi gli chef non si tirano pentole addosso ogni due minuti, un poโ€™ di merito va a lui.

auguste-escoffier

A 13 anni finisce in una brigata di cucina, esperienza che oggi definiremmo โ€œformativaโ€, ma che allora significava imparare a cucinare mentre ti urlavano nelle orecchie. Lavora duro, impara in fretta e a 19 anni parte per Parigi. La sua carriera prende il volo quando incrocia Cรฉsar Ritz, genio dellโ€™ospitalitร , con cui trasforma la ristorazione di lusso in unโ€™arte organizzata e raffinata. Ritz pensa agli alberghi, Escoffier a riempire di gloria (e di salse) i loro ristoranti.

Nel 1870 scoppia la Guerra Franco-Prussiana e il nostro Escoffier finisce arruolato nellโ€™esercitoโ€ฆ ma non con il fucile in mano. Viene assegnato alle cucine militari, dove deve sfamare soldati con risorse scarse e in condizioni tuttโ€™altro che comode. Niente tavole eleganti, niente soufflรฉ perfetti, solo pragmatismo: qui si cucina con quello che cโ€™รจ e bisogna farlo in fretta.

Lโ€™esperienza in guerra gli fa capire una cosa: la cucina deve essere organizzata, efficiente, pratica. Non si puรฒ perdere tempo in caos e improvvisazioni. Questa mentalitร  lo accompagnerร  per tutta la carriera e sarร  la base della sua piรน grande rivoluzione: la brigade de cuisine, un sistema gerarchico che ancora oggi regola le cucine professionali.


Dopo la guerra, Escoffier torna alla ristorazione con unโ€™idea chiara: la cucina non รจ unโ€™arte folle e anarchica, ma un meccanismo di precisione. Struttura le brigate, scrive โ€œLe Guide Culinaireโ€ (una sorta di Bibbia per chiunque voglia cucinare seriamente) e codifica la cucina classica francese. Grazie a lui, il mondo scopre piatti come il Filetto alla Rossini, la Pรชche Melba e la Bisque di crostacei, elevando la cucina a un livello mai visto prima.

Aveva anche una certa passione per i nomi altisonanti. Una pesca con gelato e lamponi? Pรชche Melba, in onore della cantante lirica Nellie Melba. Un pollo con funghi e panna? Poulet ร  la financiรจre, perchรฉ โ€œpollo con la cremaโ€ non faceva abbastanza scena. Oggi farebbe impazzire i social con i suoi nomi evocativi.

Ha reso la cucina un mestiere piรน nobile, insegnato la disciplina e dimostrato che un grande piatto si costruisce su regole precise. Se i cuochi sono passati dallโ€™essere considerati poco piรน che manovali a essere trattati come artisti (e in certi casi pure come star), un poโ€™ รจ anche colpa sua.

Morรฌ nel 1935, lasciando in ereditร  non solo unโ€™infinitร  di piatti ma anche un modo di pensare la cucina. Oggi lo celebrano ovunque, e anche chi non ha mai letto una riga della sua Guide Culinaire ha almeno sentito parlare della Pรชche Melba. O magari lโ€™ha mangiata senza sapere chi ringraziare.

auguste-escoffier-chef