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Jota puntata 1. Il sapore di Trieste. Il racconto.
Ti racconto come fare la minestra triestina di casa mia.
La scelta dei crauti “capuzi garbi“.
La fine dei crauti o “capuzi garbi” con la scatola della Zuccato.
Jota in scatola.
Ti racconto come fare la minestra triestina di casa mia.
Tornavo a casa e l’odore pungente, diffuso e impregnante di ciò che sobolliva in pentola era il preludio di una delle cose che da bambino adoravo di più: i “capuzi garbi”, i crauti. Il cavolo cappuccio garbo sta per “acido”. Questa traduzione dal dialetto non esprime appieno l’esplosione di sapore intenso e con una sfumatura di agrodolce di questa verdura conservata sotto sale. Credo non ci sia un corrispettivo corretto in lingua italiana per descrivere l’aggettivo “garbo”: è un’unione di aspro, acido e buonissimo.
I “capuzi garbi” rappresentano un momento contraddittorio. Infatti da una parte c’è il desiderio che siano acidi “garbi” appunto, e dall’altra che non lo siano troppo.
La scelta dei crauti “capuzi garbi“.
A casa, il confronto animato di dove si comprassero i più buoni, e di quale fosse, in quel momento, il migliore fornitore erano una vera roulette russa. Di sicuro i crauti dovevano essere acidi, ma non dovevano assolutamente superare una soglia limite che il palato di tutta la famiglia aveva memorizzata, probabilmente come un segreto insito nel nostro DNA.
Un assaggio da crudi prima dell’acquisto era solo l’inizio della storia, perché sbagliare l’acquisto poteva compromettere tutto il tempo impiegato per questa ricetta. A casa, poi, si decideva se passarli velocemente sotto l’acqua, nel caso fossero troppo acidi, oppure se iniziarne subito la cottura.
Con il passare degli anni, trovare dei capuzi sufficientemente garbi è diventato un problema, e non c’è mai più stata la necessità di un lavaggio per ammorbidirne il sapore. Il mondo cambia e si tende a limare i gusti troppo a “punta”, perdendo purtroppo di carattere e qualità.
La fine dei crauti o “capuzi garbi” con la scatola della Zuccato.
I crauti in scatola della Zuccato hanno semplificato l’acquisto rendendolo costante e a portata di mano ma hanno modificato la percezione del significato di “garbo” per un triestino. Sebbene siano una preparazione industriale di buona qualità facilmente reperibile non rappresentano esattamente il giusto sapore della ricetta.
Jota in scatola.
Ti confesso che nelle tante degustazioni distribuite nel tempo non ho resistito alla tentazione di aprire anche una scatola di Jota della “Natureta”. La vita del gourmet alle volte non è tutta rose e fiori. Ma per fortuna sono ancora qui a raccontartelo.
Ti racconto come fare la minestra triestina di casa mia.
La scelta dei crauti “capuzi garbi“.
La fine dei crauti o “capuzi garbi” con la scatola della Zuccato.
Jota in scatola.
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